Introduzione

L’identità sessuale è una dimensione soggettiva e personale, esito di un complesso
processo caratterizzato dall’interazione tra aspetti biologici, psicologici, socioculturali ed
educativi. Essa è costituita da 4 fattori: sesso biologico, orientamento sessuale, ruolo di
genere (oggi si preferisce fare riferimento alla locuzione “espressione di genere”) ed
identità di genere (APA, 2015b). Quest’ultima è definita come il senso intimo, profondo e
soggettivo di appartenenza ad un genere ad un genere, maschile, femminile o altro (per
esempio, genderqueer, gender neutral, genderfluid, ecc.)
Di solito l’identità di genere si sviluppa in modo congruente al sesso biologico, per cui un
bambino sviluppa un’identità di genere maschile ed una bambina un’identità di genere
femminile. Può capitare, tuttavia, che un bambino/adolescente voglia vestirsi con abiti
femminili, che esprima disgusto per il pene e i testicoli o che esprima il desiderio che
scompaiano. Può capitare che una bambina/adolescente rifiuti di essere considerata una
femmina, che rifiuti le mestruazioni, che non voglia vedere il seno crescere, che affermi
che le sta crescendo un pene o che le crescerà. L’idea che la maggior parte di questi
bambini, di queste bambine e di questi/e adolescenti hanno di se stessi è peculiare: non
sentono di appartenere al genere loro assegnato alla nascita, alcuni addirittura sentono
intensamente di appartenere al genere opposto a quello cui sono stati assegnati alla
nascita. Sono bambini o adolescenti che dichiarano di non sentirsi maschi, oppure di
sentirsi femmine; sono bambine o adolescenti che dichiarano di non sentirsi femmine
oppure di sentirsi maschi. Questo sentimento può essere più o meno marcato e intenso,
spesso è transitorio e con la crescita viene superato, ma in alcuni casi può diventare
persistente e strutturato intensificandosi con l’arrivo della pubertà. Bambini, bambine e
adolescenti che esperiscono ciò possono soffrire intensamente di fronte alla
incomprensione del loro vissuto ed incontrare difficoltà dovute al tentativo di “correzione”
che il mondo circostante può cercare di operare nei loro confronti. (APA, 2015a; Valerio et
al., 2018)
Quando ci troviamo di fronte a bambini, bambine e adolescenti che vivono questa
esperienza, diciamo che presentano una Incongruenza di Genere. Questo vuol dire che al
di là dell’aspetto cromosomico, gonadico e anatomico, crescendo non si identificano con il
sesso loro assegnato alla nascita.
Bambini, bambine e adolescenti che vivono questa esperienza, così come le loro famiglie,
incontrano sfide peculiari, legate al contesto dei pari e sociale, e, in alcuni casi, alla
sofferenza per la discrepanza vissuta tra le proprie caratteristiche anatomiche insieme al
loro dato anagrafico, e il genere esperito, soprattutto nel momento in cui non si sentono
accolti dalle figure per loro significative.
L’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere ha cominciato ad occuparsi di quest’area
in modo integrato e  coordinato dal 2008, e si rifà agli Standard of Care della World
Professional Association for Transgender Health nella loro ultima versione, aggiornata al
settembre 2022 (SOC8, Coleman et al., 2022) ).

L’obiettivo dei SOC 8 è quello di fornire raccomandazioni, ovvero una guida clinica,
affinché il personale sanitario possa offrire cure efficaci e sicure finalizzate al benessere di
bambini, bambine, adolescenti e delle loro famiglie. L’obiettivo è quello di armonizzare la
salute fisica complessiva, il benessere psicologico e la realizzazione con il proprio genere
all’interno del contesto familiare e sociale.
La presa in carico secondo gli Standard of Care del WPATH pone l’attenzione
all’adolescente, al sostegno delle famiglie, al lavoro con l’ambiente sociale, soprattutto con
le scuole, affinché lo sviluppo dell’adolescente  sia il più possibile sintonizzato sulle 
delicate sfumature identitarie che l’Incongruenza di Genere comporta. Pone l’accento
inoltre sulla delicatezza del percorso evolutivo di questi giovani e sottolinea la necessità di
procedere con un’attenta valutazione multidisciplinare di ogni singolo caso per una presa
in carico graduale, in armonia con le fasi di sviluppo. Questo percorso può includere, dopo
un attento approfondimento multidisciplinare, l’utilizzo dei bloccanti ipotalamici o la terapia
ormonale affermativa, accanto al sostegno psicologico.

Riferimenti bibliografici
American Psychological Association (2015a). Guidelines for psychological practice with
transgender and gender nonconforming people. The American psychologist, 70(9),
832–864. https://doi.org/10.1037/a0039906
American Psychological Association (2015b). Key terms and concepts in understanding
gender diversity and sexual orientation among students [Internet]. Washington, DC:
American Psychological Association. Scaricato il 15.04.2024 da
https://www.apa.org/pi/lgbt/programs/safe-supportive/lgbt/key-terms.pdf
Coleman, E., Radix, A. E., Bouman, W. P., Brown, G. R., de Vries, A. L. C., Deutsch, M.
B., Ettner, R., Fraser, L., Goodman, M., Green, J., Hancock, A. B., Johnson, T. W.,
Karasic, D. H., Knudson, G. A., Leibowitz, S. F., Meyer-Bahlburg, H. F. L., Monstrey,
S. J., Motmans, J., Nahata, L., Nieder, T. O., … Arcelus, J. (2022). Standards of
Care for the Health of Transgender and Gender Diverse People, Version
8. International journal of transgender health, 23(Suppl 1), S1–S259.
https://doi.org/10.1080/26895269.2022.2100644
Valerio, P., Bochicchio, V., Mezza, F., Amodeo, A. L., Vitelli, R., & Scandurra, C. (2018).
Adattamento Italiano delle “Linee-Guida per la Pratica Psicologica con Persone
Transgender e Gender Nonconforming” dell’American Psychological
Association. Ordine degli Psicologi della Campania: Collana Contesti Innovativi
dell’Intervento Psicologico, 3.

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