I bambini e gli adolescenti che vivono una variazione di genere e le loro famiglie si rivolgono sempre più numerosi ai Centri di Riferimento Italiani dove possono trovare dei professionisti con cui esplorare e approfondire la loro esperienza. Se le osservazioni espresse della Alta Corte Inglese sollevano questioni delicate e degne di considerazione, l’esperienza clinica dei centri italiani che hanno incontrato decine di famiglie e di minorenni con varianza di genere, impone di considerare ogni caso a sé, bilanciando le valutazioni e le decisioni da prendere con i rischi e le complessità di ogni situazione. E’ certo necessario avere chiaro che si agisce con persone con uno sviluppo fisico e psichico ancora in evoluzione e contemporaneamente di non dimenticare mai la grave sofferenza esperita da questi giovani quando il loro disagio non venga preso in seria considerazione, come evidenziano i numerosi studi sul rischio suicidario e autolesionista oltre che i conseguenti sviluppi psicopatologici accertati. I professionisti che operano secondo le Linee Guida per i Minorenni dell’ONIG seguono ogni famiglia e ogni minorenne per il tempo necessario a comprendere insieme a loro il percorso più opportuno. Accanto all’accompagnamento e alla comprensione di sé della famiglia e dei figli/e, le Linee Guida ONIG per i Minorenni, in accordo con la letteratura internazionale in questo campo, prendono in considerazione che, in casi accuratamente selezionati, sia opportuno l’utilizzo di una terapia medica (bloccanti ipotalamici e/o terapia ormonale affermativa). Studi scientifici condotti in diversi paesi hanno mostrato uniformemente l’impatto determinante di un approccio multidisciplinare che, ove necessario e nell’età opportuna, includa anche interventi medici, nel proteggere la salute e lo sviluppo delle ragazze e dei ragazzi, riducendo in modo significativo i tassi di tentativi anticonservativi[1],[2],[3]. In questi casi viene presentata ai genitori la possibilità di ponderare la scelta di un intervento medico dopo avere compreso e valutato approfonditamente gli effetti conosciuti, immediati e a lungo termine di queste terapie, e avere illustrato i punti ancora sconosciuti in merito. In Italia la somministrazione dei Bloccanti Ipotalamici e della Terapia Ormonale Affermativa per i minorenni è supportata dalla decisione dell’AIFA formalizzata con determina del 25 febbraio 2019 e a seguito del parere positivo del Comitato Nazionale di Bioetica del 23 luglio 2018, in cui è stata posta particolare attenzione al consenso informato: consenso volontario e consapevole delle informazioni ricevute nelle specifiche condizioni fisiche e psichiche[4]. In questi documenti la prescrivibilità della terapia medica è legata, in analogia alle Linee Guida dell’ONIG, alla approfondita valutazione dei casi all’interno di una équipe multidisciplinare.
[1] Turban, J. L., King, D., Carswell, J. M., & Keuroghlian, A. S. (2020). Pubertal suppression for transgender youth and risk of suicidal ideation. Pediatrics, 145(2). doi: 10.1542/peds.2019-1725
[2] De Vries, A. L., McGuire, J. K., Steensma, T. D., Wagenaar, E. C., Doreleijers, T. A., & Cohen-Kettenis, P. T. (2014). Young adult psychological outcome after puberty suppression and gender reassignment. Pediatrics, 134(4), 696-704. doi: 10.1542/peds.2013-2958
[3] Costa, R., Dunsford, M., Skagerberg, E., Holt, V., Carmichael, P., & Colizzi, M. (2015). Psychological support, puberty suppression, and psychosocial functioning in adolescents with gender dysphoria. The journal of sexual medicine, 12(11), 2206-2214. doi: 10.1111/jsm.13034
[4] Comitato Nazionale per la Bioetica. Parere uso triptorelina. (2018). http://bioetica.governo.it/media/3739/p132_2018_triptorelina-per-adoles…